Old house with windows, door, arch walkthrough, and clothesline
Foto di Wolfgang Moroder da Commons

OBIETTIVI

In questa unità imparerai a:

  • dare ordini in maniera informale
  • parlare delle faccende
  • usare le espressioni di tempo
  • usare i pronomi combinati
  • conoscere la storia della lotta dei diritti delle casalinghe e per il riconoscimento del lavoro domestico
  • conoscere lo scrittore Gianni Rodari

COMUNICAZIONE

1. Per cominciare

1.1 Speed date! Conversa con il tuo compagno / la tua compagna. Hai 5 minuti per rispondere alle domande e poi cambia partner.
  1. Sei una persona ordinata o disordinata?
  2. Ti piace pulire? Perché?
  3. Quante volte pulisci la tua stanza?
  4. E il tuo coinquilino / la tua coinquilina è ordinato/a?

 

LESSICO

2.1 Guarda le immagini e scrivi il nome delle faccende sotto ciascuna foto, aiutandoti con le parole della lista. Poi, a coppie, confrontante le vostre risposte.

fare il bucato, spolverare, pulire il bagno, passare l’aspirapolvere, stendere i panni

lavare i piatti, stirare, lavare i pavimenti, apparecchiare, rifare il letto, spazzare

Clothespins hanging on rope outside a house
Foto di Kyle Arcilla da Unsplash
Person making the bed
Foto di cottonbro da Pexels
Setting the table
Foto di Pavel Danilyuk da Pexels
Person vacuuming
Foto di cottonbro da Pexels
Washing dishes
Foto di Ron Lach da Pexels
1. __________________ 2. _________________ 3. __________________ 4. ____________ 5. ____________
Doing the laundry
Foto di engin akyurt da Unsplash
Person wiping down a table with a cloth
Foto di Matilda Wormwood da Pexels
Cleaning the bathroom
Foto di Aqua Mechanical da Flickr
Ironing
Foto di Filip Mroz da Unsplash
Sweeping
Foto di cottonbro da Pexels
6. __________________ 7. _________________ 8. ___________________ 9. ____________ 10. ____________

 

Clicca qui per il lessico completo.

2.2 Pratichiamo! A coppie, scrivete 5 frasi complete con le parole date, come nell’esempio.

Esempio: fare il bucato → Quando ero all’università facevo il bucato ogni 2 settimane.

  1. stirare →___________________________________________________
  2. pulire il bagno → ______________________________________________
  3. spolverare → ________________________________________________
  4. passare l’aspirapolvere → _________________________________________
  5. rifare il letto → _______________________________________________
2.3  Dettato! Ascolta l’audio e trascrivi le parole del testo. Quando senti l’espressione “cuccù”, lascia uno spazio. Poi completa la frase con una parola della lista, come nell’esempio

faccende, bucato, apparecchia, lava, rifarsi, passa, che confusione, ferro da stiro

Esempio: Ad Alice non piace “cuccù” il letto

                 Ad Alice non piace __rifarsi___ il letto

Dettato

_____________________________________________________________

_____________________________________________________________

_____________________________________________________________

_____________________________________________________________

_____________________________________________________________

_____________________________________________________________

2.4 Gli uomini e le faccende domestiche! Guarda il video di Fanpage fino al minuto 2:30 e rispondi alle domande con frasi complete, come nell’esempio.

Esempio: Perché secondo Marco alcuni uomini non seguono il suo canale YouTube?

       Secondo Marco alcuni uomini non seguono il suo canale YouTube perché credono di non dover fare le faccende di casa.

  1. Che cosa è “La Casa di Mattia”?

____________________________________________________

  1. Quando nasce e perché?

____________________________________________________

  1. Perché dice che “La Casa di Mattia” è nata quando lui aveva 3 anni? Che cosa è successo?

____________________________________________________

  1. Qual è il consiglio che le persone chiedono a Mattia frequentemente?

_____________________________________________________

  1. Cosa dice Mattia sugli uomini di oggi e sulle faccende domestiche?

_____________________________________________________

CULTURA I: la lotta per i diritti delle casalinghe 

In Italia i fondi pensione sono gestiti dal governo: ogni anno i lavoratori pagano una parte del loro stipendio e quando raggiungono l’età pensionabile ricevono assegni mensili dal governo. L’entità degli assegni e l’età pensionabile si basano sul numero di anni di lavoro. A differenza degli Stati Uniti, pochissime persone hanno fondi pensione privati ​​e normalmente puoi contribuire ai tuoi fondi pensione gestiti dallo stato solo quando lavori attivamente.

Ma che cosa succede se una persona non lavora? Soprattutto in passato, molte donne erano casalinghe. Una casalinga è una donna che non lavora fuori di casa, per esempio in ufficio o in fabbrica. Allora lei non lavora? No! Il lavoro domestico è un vero lavoro: le casalinghe cucinano, fanno la spesa, puliscono la casa e fanno tutte le faccende di casa. Molto spesso, si prendono cura dei bambini e delle persone anziane. Negli anni ’50 e ’60, un gruppo di donne comuniste hanno lottato con successo per diritti delle casalinghe. Per loro, le casalinghe erano delle lavoratrici e per questo loro dovevano avere una pensione come le donne e gli uomini che lavoravano fuori dalle loro case. Nel 1963, il parlamento italiano ha approvato una nuova legge per dare la pensione alle casalinghe.

Com’è la situazione nel tuo Paese? Esiste una forma di pensione statale per le casalinghe?

2.5  Pratichiamo! Povera Alice! Osservate la foto e a coppie, usando il vocabolario delle faccende e il futuro, scrivete una lista di 5 azioni che Alice dovrà fare, come nell’esempio.
Illustration of mother in kitchen with two kids and one dog: One kid is rummaging through the fridge, one kid is on the counter looking through the cabinet, the dog has left a muddy puddle on the floor, there are dirty dishes, dirty laundry, garbage that needs to be taken out, trash on the floor, and a vacuum cleaner on the floor as the mom looks distraught and tired.
Illustruzione di miautasworkshop da Fiverr

Esempio: Alice dovrà chiudere il frigorifero.

  1. ___________________________________________________________
  2. ___________________________________________________________
  3. ___________________________________________________________
  4. ___________________________________________________________
  5. ___________________________________________________________

 

STRUTTURE

3.1 L’imperativo informale

3.1.1 Come pulire casa facilmente! Guarda il video dal minuto 1:50 al minuto 2:40 e completa le frasi con le parole mancanti.

________________sempre le stoviglie quando le usi, eviterai che si accumulino e si puliranno più facilmente risparmiando acqua e detersivo

________________ un panno umido nel bagno quando usi il wc, il lavello e la doccia

________________ i vestiti sulla sedia ma nelle apposite ceste

________________ carica batteria e fili in giro per casa

________________ bene a mente questo mantra, un posto per ogni cosa, ogni cosa al suo posto.

Osserviamo!

Che caratteristiche hanno i verbi del video? Rispondi al Vero (V) e Falso (F).

  • Esprimono un’azione che avviene nel presente.                     V                 F
  • Esprimono un ordine, un’indicazione, un’istruzione.             V                 F
  • Esprimono un’indicazione in maniera formale.                       V                 F
  • Hanno come soggetto il “voi”.                                                    V                 F
  • Al negativo vogliono l’infinito.                                                   V                 F

Completa, ora, la tabella con i verbi che trovi nella trascrizione del video ed elicitane la coniugazione all’imperativo informale.

lavare passare tenere rimettere
tu ___________ ___________ ___________ ___________
noi laviamo ___________ teniamo rimettiamo
voi lavate passate ___________ ___________

Attenzione: alcuni verbi come essere, stare, dare, fare e dire sono irregolari!

Clicca qui per la spiegazione della regola grammaticale.

3.1.2   Pratichiamo! Converti le frasi all’imperativo informale, come nell’esempio. Attenzione ai verbi irregolari e all’uso dei pronomi!

Esempio: A mio fratello: fare i miei compiti  Simone, fa’ i miei compiti!

  1. A mia mamma: pulire la mia stanza→ ___________________________________
  2. Ai miei coinquilini: fare la spesa →_____________________________________
  3. Al mio ragazzo: andare a cena fuori → ___________________________________
  4. A mio cugino: prestarmi la sua macchina elettrica → _________________________
  5. Ai miei nonni: regalarmi un viaggio in Europa →_____________________________
  6. Ai miei vicini di casa: non lamentarsi quando faccio le feste fino a tardi → ____________
  7. Alla mia amica: darmi una mano a pulire → ________________________________
  8. Al mio gatto: non mangiare la pizza sul tavolo → ____________________________
Osserviamo!

In questo esercizio alcuni verbi all’imperativo richiedono l’uso del pronome diretto o indiretto. Come si comportano?

  1. Metti il pronome prima del verbo                 ________
  2. Metti il pronome dopo il verbo                      ________
  3. Attacchi il pronome subito dopo il verbo     ________
  4. Alcuni verbi raddoppiano la consonante      ________

Clicca qui per la spiegazione della regola grammaticale.

3.1.3   Pratichiamo! Completa la tabella con i verbi dare, dire e fare all’imperativo informale e i pronomi, come nell’esempio.
dare + gli dire + le fare + mi
tu dagli dille ___________
noi ___________ ___________
voi ___________ ___________ ___________
3.1.4  Pratichiamo! A coppie, completate il dialogo tra Gaia e Michele con i verbi all’imperativo informale, come nell’esempio. Attenzione ai verbi irregolari e all’uso dei pronomi!

Gaia: Ciao Michele, come stai?

Michele: Ciao Gaia, io tutto bene e tu? Ma vuoi una mano con le borse?

Gaia: Sì, grazie, volentieri! ______Prendi_______ (prendere) le chiavi dalla mia borsa e ________________ (aprire) la portiera della macchina. _________________ (fare) attenzione alla busta blu, dentro c’è una bottiglia d’olio che ho appena preso al frantoio l’Appetito.  È buonissimo! Lo conosci?

Michele: Certo, è il mio olio preferito! Ma _________________ (dare – a me) pure quell’altra borsa rossa che altrimenti hai troppi pesi e non ti fa bene per la schiena! _________________ (avere) pazienza e _________________ (scusare – a me) se te lo dico, ma non ti devi sovraccaricare.

Gaia: Non _________________ (esagerare), non sono poi così pesanti! Invece, _________________ (spostare) quei giocattoli del cane e _________________ (mettere – i giocattoli) nel bagagliaio che questa macchina è un casino! Grazie…eh…sei molto gentile.

Michele: Va bene, ma solo se poi mi offri un caffè.

Gaia: Per così poco! Certamente!

3.1.5 Pratichiamo! La vita a Haverford. Michele, uno studente italiano di Siena, viene a studiare a Haverford College. A coppie, scrivete una lista di 6 cose (3 positive e 3 negative) che potete consigliargli per sopravvivere all’esperienza universitaria americana.

Esempio: Porta dei vestiti pesanti per l’inverno! / Non mangiare la pizza con l’ananas della mensa!

  1. ___________________________________________________________
  2. ___________________________________________________________
  3. ___________________________________________________________
  4. ___________________________________________________________
  5. ___________________________________________________________
  6. ___________________________________________________________
3.1.6   Pratichiamo! La ricetta dei bucatini all’amatriciana. Michele ha deciso di insegnare ai suoi amici americani la ricetta di un piatto tipico romano. Leggi il testo e completalo con i verbi all’imperativo informale (TU). Attenzione: usa il pronome diretto quando necessario, come nell’esempio.
Bucatini all'amatriciana
Foto di Popo le Chien da Wikimedia Commons

Taglia il guanciale a cubetti e  1.__friggilo__    (friggere) in due cucchiai di olio. 2.___________ (affettare)  la cipolla e 3.____________ (aggiungere) al soffritto insieme al peperoncino. Versa la polpa di pomodoro e 4.____________ (cuocere) il sugo per qualche minuto. Nel frattempo, 5.____________ (mettere) sul fuoco una pentola di acqua con un po’ sale. Quando l’acqua bolle, 6.___________ (buttare) i bucatini, 7.__________ (scolare) al dente e non 8.___________ (essere) parco con il sugo e il pecorino grattugiato. 9.___________ (essere) felice e buon pranzo!

3.2 I pronomi combinati

3.2.1 Musica! Ascolta la canzone Faccio un casino di Coez e completa gli spazi con le parole mancanti. Poi, rispondi alle domande relative al video e scrivi un breve paragrafo usando il vocabolario delle faccende.

Ho scritto ________________ sulla sabbia, no

Posso fare di meglio

Strappo lo scalpo di quest’_________________

E te lo porto al risveglio.

E ho rotto tutto quello che potevo per te,

Che sei tutto quello che volevo.

Da ragazzino ero bravo coi Lego

E cazzo è chiaro che adesso mi lego.Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te

Rimani qui, anche se non vuoi.

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino

Sono partito senza salutare

E senza fare il ________________.

E in fondo cosa avrei dovuto fare, boh

Forse lasciare un biglietto.

E fare la figura dello scemo

Era meglio se non ti conoscevo

E tu a ________________ sei brava davvero, ma non con me.Dici di si, mentre te ne vai

un po’ di te

Rimani qui, anche se non vuoi.

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino,

________________ o faccio un casino.

________________ cos’è che vuoi da me

________________ cos’è che vuoi da me

________________ cos’è che vuoi da me

Lo sai che c’è,

________________ o faccio un casino.

________________ o faccio un casino.

________________ o faccio un casino.

Pronto, cos’è che c’hai, sei presa male, ah

Hai rotto un altro ________________

Cosa mi chiami solo se stai male

Ho casa nuova e devo ________________

Non sarò l’ultimo né il primo

Però hai lasciato un bel casino

E a parte tutto eri brava davvero,

Ma non con me.Dici di si, mentre te ne vai un po’ di te

Rimani qui, anche se non vuoi.

________________ o faccio un casino.

________________ cos’è che vuoi da me.

Lo sai che c’è,

________________ o faccio un casino.

________________ cos’è che vuoi da me

(________________ o faccio un casino)

Lo sai che c’è,

________________ o faccio un casino.

 

Che cosa fa Coez nel video? Che cosa prepara da mangiare agli amici? Che faccende fa dopo la cena?

Notebook and pen
Foto di Mike Tinnion da Unsplash

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

Osserviamo!

Nella canzone Coez dice:

Strappo lo scalpo di quest’alba,
E te lo porto al risveglio.

Che cosa significa “te lo”? Segna con una X l’opzione più appropriata

  1. Il risveglio a te       _____
  2. Lo scalpo a te         _____
  3. L’alba a me              _____

Questo è un esempio di pronome combinato, o doppio, che nasce dalla fusione di un pronome diretto e un pronome indiretto.

Clicca qui per la spiegazione della regola grammaticale.

 

Completa, ora, la tabella con i pronomi combinati seguendo la logica dell’esempio.

+ lo + la + li + le
mi me lo me la ________ ________
ti ________ ________ te li ________
gli / le / Le ________ ________ ________ gliele
ci ________ ce la ________ ________
vi ve lo ________ ________ ________
gli  ________ ________ glieli ________
3.2.2   Pratichiamo! Riscrivi le frasi con il pronome combinato appropriato, come nell’esempio. Attenzione alle frasi al passato prossimo!

Esempio: Michele prepara la cena ai suoi nipoti→ Michele gliela prepara

1.     Luca e Plinio comprano un regalo a te  →______________________________

2.     Chi ha cucinato queste lasagne a noi? → ______________________________

3.     Chiara ha letto una favola di Gianni Rodari a Nicola  →_____________________

4.     Domitilla porterà una torta con i mirtilli a Michele  →______________

5.     Gaia, hai preso la bambola per Nina? →_______________________________

6.     Fabrizio e Chiara hanno regalato un gattino ad Arianna →____________________

7.     Tu e Gaia avete preparato le olive ascolane a me →________________________

8.     Io e Gianni diamo una mano a Isacco →________________________________

3.2.3   Pratichiamo! A coppie, rispondete alle seguenti domande usando un pronome combinato, come nell’esempio.

Esempio: Mi porti l’aspirapolvere? Sì, te lo porto

  1. Dai le chiavi di casa a Gaia? _______________________________________
  2. Ci porti un bicchiere d’acqua, per favore? ______________________________
  3. Mi compri il detersivo per la lavastoviglie? ______________________________
  4. Michele, mi dai una mano con la spesa? _______________________________
  5. Nicola e Gianni, avete preso il regalo per mamma? _________________________
  6. Anna, puoi dare la medicina al gatto? _________________________________

3.3 Le espressioni di tempo

3.3.1 Leggi il brano tratto dal “Trattato della Befana” delle Novelle fatte a macchina (1973) di Gianni  Rodari e rispondi alle domandi con frasi complete.
Befana di piazza Navona
Foto di Friso Hogendoorn da Unsplash

Dopo il sei gennaio, la Befana di piazza Navona si serve della scopa per visitare altri mondi. Vola sulla Luna, su Marte, su Antàres. Fa il giro delle nebulose e degli universi. Poi torna nel paese delle Befane dove, per prima cosa, sgrida sua sorella perché non ha lavato i pavimenti, non ha spolverato i mobili e non è andata dal parrucchiere. La sorella della Befana, è una Befana anche lei, ma non le va di viaggiare. Se ne sta sempre in casa a mangiucchiare cioccolatini e a succhiare caramelle all’anice. È più pigra di ventiquattro mucche.

Le due sorelle hanno un negozio di scope. Ci si servono tutte le Befane del paese: la Befana di Omegna, la Befana di Reggio Emilia, quella di Rivisondoli, eccetera. Le Befane sono migliaia, consumano un monte di scope, gli affari vanno benone. Quando le vendite diminuiscono, la Befana dice a sua sorella:

— Le vendite diminuiscono. Bisogna fare qualcosa. Ti sarà ben venuta un’idea, a forza di mangiare cioccolatini.

— Si potrebbe fare una liquidazione. L’anno scorso, con la liquidazione, abbiamo venduto per nuove anche le scope rigenerate.

— Trova qualcosa di meglio, altrimenti ti riduco la razione delle caramelle.

La sorella della Befana si spreme il cervello.

— Si potrebbe, — dice, — lanciare una nuova moda. Per esempio, la moda della miniscopa.

— Cosa intendi per miniscopa?

— Una scopa corta corta.

— Non sarà un po’ scandaloso?

— Be’, protesterà qualche vecchia bigotta, ma vedrai che le Befane giovani ne andranno pazze.

La moda della miniscopa fa furore. In principio le Befane più anziane fanno fuoco e fiamme, mandano petizioni ai giornali di destra, organizzano cortei di protesta. Poi cominciano anche loro a fare delle prove di nascosto, in casa, con le tende ben tirate. Un bel giorno escono anche loro con la miniscopa. Le più avare hanno semplicemente tagliato un pezzo del manico della scopa vecchia. Ma la cosa da nell’occhio, non ci fanno mica una bella figura, perché le proporzioni sono sbagliate.

Dopo un po’ di tempo le vendite riprendono a calare.

— Dai, — dice la Befana a sua sorella, — fatti venire un’altra idea, altrimenti non ti do più i soldi per andare al cinema.

— Ma mi viene il mal di testa a stare continuamente a pensare!

— Niente pensare, niente cinema andare.

— Uffa! E tu lancia la moda della maxiscopa, no?

— E cosa sarebbe?

— Una scopa lunghissima. Due volte più del necessario.

— Hm… Non sarà un’esagerazione?

— Naturale che sarà un’esagerazione. E proprio per questo sarà un successo.

Il giorno che la prima Befana — una Befanina giovane giovane, molto graziosa — si fa vedere in giro con la maxiscopa, tutte le altre diventano matte per l’invidia. Si contano ventisette svenimenti, trentotto crisi di nervi e quarantanovemila singhiozzi. Prima di sera, davanti al negozio delle maxiscope, c’è una fila lunga da qui a Busto Arsizio.

L’anno dopo la sorella della Befana, in cambio di una scatola di marrons glacés, inventa la scopa-midi. La Befana diventa ricca e mette su un negozio di aspirapolvere.

E qui cominciano i guai. Perché le Befane, viaggiando con l’aspirapolvere invece che con la scopa, aspirano nuvole, comete, uccellini e uccellacci, paracadutisti, aquiloni, meteoriti, satelliti naturali e artificiali, pianetini, pipistrelli, professori di latino. Una volta una Befana distratta cattura un aeroplano con tutti i passeggeri ed è costretta a recapitarli a domicilio, uno per uno, giù per i camini. L’aspirapolvere va bene in casa, per le pulizie. Per i viaggi, è più pratica la vecchia scopa.

Comprensione

1.     Perché la sorella della Befana non ama viaggiare?

______________________________________________

2.     Che cosa fanno le due sorelle la prima volta per aumentare le vendite del proprio negozio?

_______________________________________________

3.     Perché le Befane più anziane protestano?

_______________________________________________

4.     Quali altri tipi di scopa promuovono le due Befane?

________________________________________________

5.     Perché la scopa-aspirapolvere non va bene per le Befane?

________________________________________________

 

CULTURA II: Gianni Rodari

A picture of Gianni Rodari
Foto da Wikimedia Commons

Gianni Rodari  è nato in un piccolo paese del Piemonte nel 1920 ed è morto a Roma nel 1980. È stato un maestro, un giornalista e uno scrittore. Durante la seconda guerra mondiale, è stato un partigiano antifascista. Dopo la guerra, ha collaborato con molti giornali, riviste e case editrici. Il suo lavoro è molto famoso non solo in Italia, ma anche in Europa e in Russia. I suoi libri e le sue poesie sono divertenti e apparentemente sono per i bambini, ma in realtà hanno messaggi storici e filosofici importanti, contro la guerra, per la libertà e il multi-culturalismo. Uno dei suoi libri più famosi è Grammatica della fantasia, un testo che parla di come scrivere storie e come insegnare. Negli Stati Uniti, Rodari è stato tradotto solo recentemente da Antony Shugaar, con la versione in inglese delle Favole al telefono, del 1962.

Di seguito segnaliamo la traduzione de “Il paese con l’esse davanti”, tratto dalle Favole al telefono, fatta dalle studentesse di Bryn Mawr College e Haverford College per il corso di Translating Italian: A Workshop (Primavera 2023).

Il paese con l’esse davanti

Tutte le sere un viaggiatore di commercio telefonava a sua figlia e le raccontava una

storia …

Giovannino Perdigiorno era un grande viaggiatore. Viaggia e

viaggia, capitò nel paese con l’esse davanti.

“Ma che razza di paese è?” domandò a un cittadino che

prendeva il fresco sotto un albero.

II cittadino, per tutta risposta, cavò di tasca un temperino e lo mostrò bene aperto sul palmo della mano.

“Vede questo?”

“È un temperino”.

“Tutto sbagliato. Invece è uno stemperino, cioè un temperino con l’esse davanti. Serve a far ricrescere le matite, quando sono consumate, ed è molto utile nelle scuole”.

“Magnifico”. disse Giovannino. “E poi?”

“Poi abbiamo lo staccapanni”.

“Vorrà dire l’attaccapanni”.

“L’attaccapanni serve a ben poco, se non avete ii cappotto da attaccarci. Col nostro staccapanni è tutto diverso. Lì non bisogna attaccarci niente, c’è già tutto attaccato. Se avete bisogno di un cappotto andate lì e lo staccate. Chi ha bisogno di una giacca, non deve mica andare a comprarla: passa dallo staccapanni e la stacca. C’è lo staccapanni d’estate e quello d’inverno, quello per uomo e quello per signora. Così si risparmiano tanti soldi”.

“Una vera bellezza. E poi?”

“Poi abbiamo la macchina fotografica, che invece di fare le fotografie fa le caricature, così si ride.

Poi abbiamo lo scannone.

“Brr, che paura”.

“Tutt’altro. Lo scannone è il contrario del cannone e serve per disfare la guerra”.

“E come funziona?”

“È facilissimo, può adoperarlo anche un bambino.

Se c’è la guerra, suoniamo la stromba, spariamo lo scannone e la guerra è subito disfatta”.

Che meraviglia il paese con l’esse davanti.

The Country with an Un in Front

Every night, a traveling salesman would call his daughter and tell her a story.

Giovannino Vagabond was a great traveler. He traveled and traveled and one day, he happened upon the country with an un in front.

“What kind of country is this?” Giovannino asked a townsperson who was cooling off under a tree.

The townsperson replied by pulling a pencil sharpener out of his pocket, which he showed to Giovannino in the palm of his hand.

“Do you see this?”

“It’s a pencil sharpener.”

“Totally wrong. It’s actually a pencil unsharpener, in other words, a pencil sharpener with an un in front. We use them to make pencils longer once they’ve gotten too short. They’re very useful in school.”

“Wonderful,” said Giovannino. “What else do you have here?”

“We have the coat unhanger.

“You mean the coat hanger.”

“The coat hanger is only useful if you have a coat to hang. Well, with our coat unhanger, it’s completely different. You don’t need to hang anything up, it’s already all hung up. If you need a coat, you can go there and take it off. If you need a coat, you don’t need to go buy one; you can pass by the coat unhanger and unhang it. There is a coat unhanger for summer and one for winter, one for men and one for women. So, we save a lot of money.”

“How amazing! And what else?”

“Then we have the uncamera, which instead of taking pictures, makes caricatures, so you can laugh. And of course, we have the uncannon.”

“Brr, how scary!”

“Not at all! The uncannon is the opposite of a cannon, and we use it to undo war.”

“And how does it work?”

“It’s very easy –– even a child can use it. If there’s a war, we sound the unbugle, shoot the uncannon, and the war is undone right away.”

What a wonderful place, the country with an un in front!

Secondo te, qual è il messaggio dell’autore in questa fiaba? A chi si rivolge? Nel tuo Paese esiste uno scrittore o una scrittrice simile a Rodari? 

 

3.3.2 Scriviamo! A coppie, pensate a una possibile continuazione della storia delle Befane di Gianni Rodari. Scrivete un piccolo testo di 90/100 parole e includete il vocabolario delle faccende, almeno un verbo all’imperativo informale e un pronome combinato.

Notebook and pen
Foto di Mike Tinnion da Unsplash

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

_________________________________________

Osserviamo!
Immaginate queste frasi un po’ bizzarre pronunciate dalle Befane di Gianni Rodari.
  1. Lavoro nel negozio di scope da otto anni
  2. Ho volato sopra i cieli della città per un’ora
  3. Tra cinque minuti andrò a provare la scopa-aspirapolvere
  4. Ho aspirato un’insegnante di italiano durante il volo

Che cosa notate? Quale opzione completa queste affermazioni?

Uso da con frasi al…              a. presente ___    b. passato ___   c. futuro ___

Uso per con frasi al…            a. presente ___    b. passato ___   c. futuro ___

Uso tra con frasi al…             a. presente ___    b. passato ___   c. futuro  ___

Uso durante per indicare…  a. una durata ___ b. un luogo ___

 

Clicca qui per la spiegazione della regola grammaticale.

3.3.3   Pratichiamo! Completa le frasi con da, per, tra durante, come nell’esempio. 
  1. Ieri ho studiato in biblioteca con il mio amico Michele ______________ tre ore e poi sono andata in palestra.
  2. Io e Gaia viviamo a Haverford ______________ due mesi.
  3. ______________ un mese partirò per Dublino e incontrerò i miei amici di Belfast.
  4. ______________ le vacanze invernali, Luca e Plinio sono andati a trovare Simona in Marocco.
  5. Uffa…sei sempre in ritardo! Ti aspetto ______________ più di mezz’ora.
  6. ______________ una settimana Giulio e Stefano andranno al matrimonio del loro amico Francesco.
  7. Non mi piace parlare ______________ la lezione di filosofia.
  8. È ______________ almeno cinque anni che non mangio più la carne.
3.3.4  Pratichiamo! A coppie, scrivete 6 frasi complete usando il vocabolario delle faccende e le espressioni temporali da, per, tra o durante, come nell’esempio. Attenzione ai tempi verbali!

Esempio: Tra 10 minuti io e Giacomo apparecchieremo la tavola

  1. ____________________________________________________
  2. ____________________________________________________
  3. ____________________________________________________
  4. ____________________________________________________
  5. ____________________________________________________
  6. ____________________________________________________
3.3.5  A me gli ordini! In gruppo, a turno, immaginate di poter dare degli ordini ai vostri compagni/alle vostre compagne, come nell’esempio. Chiedete almeno 3 cose, poi cambiate. Importante: usate il vocabolario dell’unità, siate creativi e divertitevi!

Esempio: Saltate su un piede e pulite la lavagna!

People in leggings raising their left leg
Foto di MART PRODUCTION da Pexels
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Cotto e mangiato. Corso di Italiano multiculturale 2 Copyright © 2024 by Roberta Ricci, Luca Zipoli is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial 4.0 International License, except where otherwise noted.

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